di Luca Pesenti, Capogruppo Vaprio in Movimento
Lunedì 19 Dicembre il consiglio comunale ha deliberato il bilancio previsionale per gli anni 2017-2019 dove in buona sostanza vengono definiti gli importi che l’amministrazione intende spendere e per quali aree. Innanzitutto prima di decidere dove e cosa spendere occorre stimare quali possono essere le entrate ed occorre essere ben consapevoli di 4 aspetti fondamentali:
1) I trasferimenti dallo stato sono diminuiti sempre di più in questi anni. Basta pensare che nelle previsioni del 2014 (elaborate dalla Lista Civica Vapriese) erano circa €930.000, quando poi nella realtà sono stati €852.000, per poi arrivare a €740.000 nel 2015 ed a €676.000 nel 2016. Per una completa analisi occorre inoltre ricordare che le entrate comunali, tra IMU/ICI/TASI e trasferimenti netti statali, sono state €2.269.000 nel 2012, €2.034.000 nel 2014 e saranno solo €1.577.000 quelle previste nel 2017!
2) Con la legge di stabilità del 2016 tutte le tasse locali (solo con qualche eccezione) sono state congelate al 2015 negando così alle amministrazioni locali la possibilità di agire sulla finanza locale, qualora lo avessero ritenuto opportuno, per bilanciare le spese e/o continuare ad erogare i servizi gestiti localmente. Intervento sulla tassazione locale (in questo caso aumento dell’aliquota comunale IRPEF) che la Lista Civica Vapriese non si è lasciata sfuggire nel 2012, quando i tagli dei trasferimenti avevano preso inizio. Si ricorda che ad oggi le aliquote sulla tassazione del patrimonio e dei redditi a Vaprio sono tra le più basse della zona
3) A complicare ulteriormente le cose, nel 2015 è iniziato un processo di cambiamento nella contabilizzazione di bilancio per le amministrazioni comunali. Il fattore di cambiamento che più ha inciso è stata la contabilizzazione delle entrate in base all’effettivo incasso e non al “diritto all’incasso”. In buona sostanza, quello che nel passato non veniva incassato, ma che il comune aveva il diritto ad incassare, veniva ugualmente registrato tra le entrate del comune (tecnicamente un “residuo” da incassare): la cancellazione dello stesso poteva avvenire solo dopo di essere certi di non poter incassare o, più frequentemente, mediante le politiche di bilancio che, a secondo delle opportunità o meno, l’amministrazione decideva se tenere a bilancio il "residuo" o cancellarlo. Ovviamene il sistema attuale è molto più corretto di quello utilizzato nel passato, ma fino al 2014 le “politiche di bilancio” davano ampio spazio all’utilizzo di queste poste per “sistemare” i bilanci. Tutto questo dal 2015 non è più possibile.
Bene, tutti questi “residui”, accumulati fino al 2014, che fine devono fare? Per completare l’opera di armonizzazione contabile, giustamente, devono essere cancellati, come se fossero delle uscite. In pratica questi mancati incassi sono diventati delle spese nel bilancio comunale! Il legislatore ha richiesto che queste cancellazioni avvenissero gradualmente ma comunque non oltre il 2019. Per chi vuole dilettarsi nella lettura dei bilanci di previsione del nostro comune, troverà una notevole differenza tra quanto previsto nel 2016 e quello che sarà nel 2017 in questa particolare posta di bilancio (viene chiama FCDDE: Fondo crediti di dubbia esigibilità): infatti troverà una significativa diminuzione. Tutto ciò non è avvenuto per magia e per fortuna, ma perché l’amministrazione attuale ha dato attenzione, con pazienza e tenacia fin dal suo insediamento, a queste entrate mai incassate, dedicando tempo e strumenti, riducendo così gli importi ancora da incassare …. che rimangono ancora significativi per il bilancio del nostro comune. Chi non paga queste entrate, qualcuno li chiama … evasori. 4) Ultimo elemento importante: occorre ricordare che sono terminate nel 2015/2016 (se non per qualche rimasuglio) quelle entrate eccezionali sorte soprattutto dal consumo del nostro territorio (in buona sostanza i proventi della cava). A dire il vero sono anche scomparsi anche i canoni non ricognitori (cioè quelle somme dovute a titolo di riconoscimento del diritto di proprietà del Comune su un bene oggetto di una concessione, dove il corrispettivo è legato all’uso particolare del suolo pubblico). Sono stati aboliti grazie ad una sentenza del TAR, togliendo ai comuni qualche soldino, ma che l’amministrazione comunale ha sapientemente tradotto in opere da parte di CAP Holding (il gestore dell’acqua pubblica) con un accordo sovracomunale. Da tutti ciò, è ben chiaro che negli ultimi 3 anni gli incassi a bilancio per la gestione corrente del comune si sono significativamente ridotti pur avendo attivato qualche operazione per tentar di sopperire a tutto ciò. Sia ben chiaro, questa premessa non vuole e non deve essere un alibi per chi amministra, ma è bene che tutti i cittadini ne siano consapevoli, oltre agli stessi amministratori: le entrate correnti a bilancio del comune di Vaprio sono diminuite di circa €350.000 dal 2014 a quello che si prevede per il 2017. Va da se che, ad entrate diminuite, anche le spese devono diminuire. Anche qui occorre sottolineare un aspetto molto importante: il numero degli abitanti di Vaprio d’Adda è passato da 8.300 del 2011 circa a 8.900 circa nel 2016. Questo a testimoniare che alcuni servizi (esempio la manutenzione delle strade, il taglio del verde, l’assistenza sociale, etc) sono aumentati. Il totale delle spese correnti, al netto di tutti i giri contabili che sono intervenuti in questi anni e dalle quote capitali dei canoni dei mutui (argomento da trattare a parte) è sempre stata in un intorno di 4,7-4-9 milioni dal 2011 al 2016. Nel 2017 la spesa prevista sarà di €4.565.000 e che confrontata con la spesa pro capite si passa da €556 per abitante del 2012 a €511 per abitante per il 2017. Questa è la sfida e l’obiettivo che l’attuale amministrazione ha di fronte e che vuole vincere. E come? Sono più di due anni che l’amministrazione lavora per il contenimento della spesa e per implementare soluzioni di efficientamento per alcuni servizi: tra poco comincerà a raccoglierne i frutti. Sia ben chiaro che qualche risorsa precedentemente allocata a qualche spesa verrà meno ma questo non vuol dire che alcuni servizi, attività, attenzioni, supporti etc verranno meno: verranno fatte in modo diverso. La spesa complessiva per il personale diminuirà in questo triennio per effetto dei pensionamenti dei nostri baldi giovani dipendenti comunali che, per i vincoli normativi vigenti, non possono essere sostituiti. Va da se che alcune attività svolte da queste persone dovranno essere esternalizzate. Occorre inoltre ricordare che non tutte le attività/servizi/opere transitano necessariamente nelle opere e quindi nei bilanci comunali ma che stanno ugualmente sempre a cuore a questa amministrazione. Basta pensare all’Ospedale di Vaprio che solo grazie all’impegno costante e tenace degli amministratori è stato possibile ottenere quello che è stato presentato alla cittadinanza qualche settimana fa, di cui le opere inizieranno a brevissimo. Non dimentichiamoci il lavoro importantissimo che sempre gli amministratori stanno svolgendo con le varie strutture sovracomunali perché le stesse portino a compimento opere ed impegni presi nell’interesse dell’intera comunità (si veda ad esempio la “tangenzialina”). E non scordiamoci lo sforzo, non solo economico, che l’amministrazione sta facendo per la realizzazione della nuova scuola media, tra normative che cambiano (nuovo codice degli appalti), entità sovracomunali (INAIL) e vari vincoli di bilancio, ma ci sarà modo di parlarne in dettaglio. Qualcuno noterà che l’equilibrio di bilancio per il solo anno 2017 è ottenuto grazie all’utilizzo di €89.000 di oneri di urbanizzazione per finanziare le spese correnti: è vero non è un fattore di cui vantarsi molto, anzi, ma va da se che di necessità occorre fare virtù. La situazione delle entrate è quella descritta sopra pertanto non ci sono altre strade se si vuole tenere un livello di servizi/attività adeguato alla cittadinanza. Il bilancio comunale non è solo entrate/uscite correnti e mutui ma è fatto anche di opere pubbliche. A tale proposito si invita alla lettura della relazione dell’assessore competente, ma si riportano le opere più significative previste per il triennio 2017-2019 a testimonianza delle priorità che l’amministrazione si è data: • Rifacimento Tetto Centro anziani 2017 • Rotatoria via per Grezzago 2017 • Ripavimentazione Piazza Cavour 2017 (a fronte di specifico accordo con privato) • Progettazione esecutiva per la “tangenziale nord” 2017 • Riqualificazione via Motta 2018 • Riqualificazione via Matteotti 2019 • Messa a norma impianto elettrico e realizzazione impianto di climatizzazione del municipio 2019 A questo punto non rimane che invitare i più arditi a leggere il DUP (documento Unico di Programmazione) e di rimanere sintonizzati perché a fine febbraio, inizio marzo, la giunta ed il sindaco sono intenzionati a tenere un’assemblea pubblica per raccontare cosa “bolle in pentola” e dare spazio ad interventi e perché no raccogliere suggerimenti se e solo se saranno allineanti con il mandato che i cittadini attraverso il voto hanno dato a questa amministrazione. Auguri a tutti per buon Natale ed un felice e sereno Anno Nuovo!
1) I trasferimenti dallo stato sono diminuiti sempre di più in questi anni. Basta pensare che nelle previsioni del 2014 (elaborate dalla Lista Civica Vapriese) erano circa €930.000, quando poi nella realtà sono stati €852.000, per poi arrivare a €740.000 nel 2015 ed a €676.000 nel 2016. Per una completa analisi occorre inoltre ricordare che le entrate comunali, tra IMU/ICI/TASI e trasferimenti netti statali, sono state €2.269.000 nel 2012, €2.034.000 nel 2014 e saranno solo €1.577.000 quelle previste nel 2017!
2) Con la legge di stabilità del 2016 tutte le tasse locali (solo con qualche eccezione) sono state congelate al 2015 negando così alle amministrazioni locali la possibilità di agire sulla finanza locale, qualora lo avessero ritenuto opportuno, per bilanciare le spese e/o continuare ad erogare i servizi gestiti localmente. Intervento sulla tassazione locale (in questo caso aumento dell’aliquota comunale IRPEF) che la Lista Civica Vapriese non si è lasciata sfuggire nel 2012, quando i tagli dei trasferimenti avevano preso inizio. Si ricorda che ad oggi le aliquote sulla tassazione del patrimonio e dei redditi a Vaprio sono tra le più basse della zona
3) A complicare ulteriormente le cose, nel 2015 è iniziato un processo di cambiamento nella contabilizzazione di bilancio per le amministrazioni comunali. Il fattore di cambiamento che più ha inciso è stata la contabilizzazione delle entrate in base all’effettivo incasso e non al “diritto all’incasso”. In buona sostanza, quello che nel passato non veniva incassato, ma che il comune aveva il diritto ad incassare, veniva ugualmente registrato tra le entrate del comune (tecnicamente un “residuo” da incassare): la cancellazione dello stesso poteva avvenire solo dopo di essere certi di non poter incassare o, più frequentemente, mediante le politiche di bilancio che, a secondo delle opportunità o meno, l’amministrazione decideva se tenere a bilancio il "residuo" o cancellarlo. Ovviamene il sistema attuale è molto più corretto di quello utilizzato nel passato, ma fino al 2014 le “politiche di bilancio” davano ampio spazio all’utilizzo di queste poste per “sistemare” i bilanci. Tutto questo dal 2015 non è più possibile.
Bene, tutti questi “residui”, accumulati fino al 2014, che fine devono fare? Per completare l’opera di armonizzazione contabile, giustamente, devono essere cancellati, come se fossero delle uscite. In pratica questi mancati incassi sono diventati delle spese nel bilancio comunale! Il legislatore ha richiesto che queste cancellazioni avvenissero gradualmente ma comunque non oltre il 2019. Per chi vuole dilettarsi nella lettura dei bilanci di previsione del nostro comune, troverà una notevole differenza tra quanto previsto nel 2016 e quello che sarà nel 2017 in questa particolare posta di bilancio (viene chiama FCDDE: Fondo crediti di dubbia esigibilità): infatti troverà una significativa diminuzione. Tutto ciò non è avvenuto per magia e per fortuna, ma perché l’amministrazione attuale ha dato attenzione, con pazienza e tenacia fin dal suo insediamento, a queste entrate mai incassate, dedicando tempo e strumenti, riducendo così gli importi ancora da incassare …. che rimangono ancora significativi per il bilancio del nostro comune. Chi non paga queste entrate, qualcuno li chiama … evasori. 4) Ultimo elemento importante: occorre ricordare che sono terminate nel 2015/2016 (se non per qualche rimasuglio) quelle entrate eccezionali sorte soprattutto dal consumo del nostro territorio (in buona sostanza i proventi della cava). A dire il vero sono anche scomparsi anche i canoni non ricognitori (cioè quelle somme dovute a titolo di riconoscimento del diritto di proprietà del Comune su un bene oggetto di una concessione, dove il corrispettivo è legato all’uso particolare del suolo pubblico). Sono stati aboliti grazie ad una sentenza del TAR, togliendo ai comuni qualche soldino, ma che l’amministrazione comunale ha sapientemente tradotto in opere da parte di CAP Holding (il gestore dell’acqua pubblica) con un accordo sovracomunale. Da tutti ciò, è ben chiaro che negli ultimi 3 anni gli incassi a bilancio per la gestione corrente del comune si sono significativamente ridotti pur avendo attivato qualche operazione per tentar di sopperire a tutto ciò. Sia ben chiaro, questa premessa non vuole e non deve essere un alibi per chi amministra, ma è bene che tutti i cittadini ne siano consapevoli, oltre agli stessi amministratori: le entrate correnti a bilancio del comune di Vaprio sono diminuite di circa €350.000 dal 2014 a quello che si prevede per il 2017. Va da se che, ad entrate diminuite, anche le spese devono diminuire. Anche qui occorre sottolineare un aspetto molto importante: il numero degli abitanti di Vaprio d’Adda è passato da 8.300 del 2011 circa a 8.900 circa nel 2016. Questo a testimoniare che alcuni servizi (esempio la manutenzione delle strade, il taglio del verde, l’assistenza sociale, etc) sono aumentati. Il totale delle spese correnti, al netto di tutti i giri contabili che sono intervenuti in questi anni e dalle quote capitali dei canoni dei mutui (argomento da trattare a parte) è sempre stata in un intorno di 4,7-4-9 milioni dal 2011 al 2016. Nel 2017 la spesa prevista sarà di €4.565.000 e che confrontata con la spesa pro capite si passa da €556 per abitante del 2012 a €511 per abitante per il 2017. Questa è la sfida e l’obiettivo che l’attuale amministrazione ha di fronte e che vuole vincere. E come? Sono più di due anni che l’amministrazione lavora per il contenimento della spesa e per implementare soluzioni di efficientamento per alcuni servizi: tra poco comincerà a raccoglierne i frutti. Sia ben chiaro che qualche risorsa precedentemente allocata a qualche spesa verrà meno ma questo non vuol dire che alcuni servizi, attività, attenzioni, supporti etc verranno meno: verranno fatte in modo diverso. La spesa complessiva per il personale diminuirà in questo triennio per effetto dei pensionamenti dei nostri baldi giovani dipendenti comunali che, per i vincoli normativi vigenti, non possono essere sostituiti. Va da se che alcune attività svolte da queste persone dovranno essere esternalizzate. Occorre inoltre ricordare che non tutte le attività/servizi/opere transitano necessariamente nelle opere e quindi nei bilanci comunali ma che stanno ugualmente sempre a cuore a questa amministrazione. Basta pensare all’Ospedale di Vaprio che solo grazie all’impegno costante e tenace degli amministratori è stato possibile ottenere quello che è stato presentato alla cittadinanza qualche settimana fa, di cui le opere inizieranno a brevissimo. Non dimentichiamoci il lavoro importantissimo che sempre gli amministratori stanno svolgendo con le varie strutture sovracomunali perché le stesse portino a compimento opere ed impegni presi nell’interesse dell’intera comunità (si veda ad esempio la “tangenzialina”). E non scordiamoci lo sforzo, non solo economico, che l’amministrazione sta facendo per la realizzazione della nuova scuola media, tra normative che cambiano (nuovo codice degli appalti), entità sovracomunali (INAIL) e vari vincoli di bilancio, ma ci sarà modo di parlarne in dettaglio. Qualcuno noterà che l’equilibrio di bilancio per il solo anno 2017 è ottenuto grazie all’utilizzo di €89.000 di oneri di urbanizzazione per finanziare le spese correnti: è vero non è un fattore di cui vantarsi molto, anzi, ma va da se che di necessità occorre fare virtù. La situazione delle entrate è quella descritta sopra pertanto non ci sono altre strade se si vuole tenere un livello di servizi/attività adeguato alla cittadinanza. Il bilancio comunale non è solo entrate/uscite correnti e mutui ma è fatto anche di opere pubbliche. A tale proposito si invita alla lettura della relazione dell’assessore competente, ma si riportano le opere più significative previste per il triennio 2017-2019 a testimonianza delle priorità che l’amministrazione si è data: • Rifacimento Tetto Centro anziani 2017 • Rotatoria via per Grezzago 2017 • Ripavimentazione Piazza Cavour 2017 (a fronte di specifico accordo con privato) • Progettazione esecutiva per la “tangenziale nord” 2017 • Riqualificazione via Motta 2018 • Riqualificazione via Matteotti 2019 • Messa a norma impianto elettrico e realizzazione impianto di climatizzazione del municipio 2019 A questo punto non rimane che invitare i più arditi a leggere il DUP (documento Unico di Programmazione) e di rimanere sintonizzati perché a fine febbraio, inizio marzo, la giunta ed il sindaco sono intenzionati a tenere un’assemblea pubblica per raccontare cosa “bolle in pentola” e dare spazio ad interventi e perché no raccogliere suggerimenti se e solo se saranno allineanti con il mandato che i cittadini attraverso il voto hanno dato a questa amministrazione. Auguri a tutti per buon Natale ed un felice e sereno Anno Nuovo!
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