Nell’ultimo anno in politica è avvenuto un ricambio generazionale, lo vediamo molto bene nel governo e nelle segreterie di alcuni dei principali partiti, dove troviamo persone che hanno 20 anni e oltre in meno dei loro predecessori. Si tratta di persone che sono vicine all’età media degli italiani (43 anni) molti hanno dei bambini, sono più vicini alla situazione in cui si trovano i cittadini e ne capiscono meglio quali siano le esigenze.
Questa tendenza, nuova per il livelli nazionali, è già in corso per molti piccoli comuni, come ben raccontato nel libro “L'Italia cambiata dai ragazzini” di Giacomo D'Arrigo.-clicca qui -
Nella presentazione del libro si dice che «Gli amministratori locali sono cittadini che hanno scelto di dedicare una porzione del loro tempo a territorio e bene comune […]. I più giovani tra loro sono le forze più fresche e innovative e contribuiscono in maniera determinante al cambiamento dei e nei Comuni. Le parole "giovani" e "giovare" hanno la stessa radice. L'approccio con cui molti giovani decidono di impegnarsi nei Comuni è proprio questo: di giovare, di essere utili, di essere portatori di cambiamento. […]»
Anche Vaprio ha bisogno di giovarsi di questo ricambio.
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