Incontro con l'autore del libro "La Grande Guerra delle
Donne", in occasione del centenario dell'entrata dell'Italia nella Prima
guerra Mondiale.
Un mondo in guerra al femminile, donne coinvolte e scagliate
nel conflitto sociale generatosi lontano dalle trincee vere e proprie, ma pur
sempre in prima linea, in quel grande campo di battaglia e dolore che fu il
"fronte interno". Una ricerca che parte dalla mortificante
considerazione ottocentesca della donna, valutata come schiava, fattrice, oggetto
di piacere a pagamento, alla stregua di un bene di consumo deperibile e
sacrificabile, ininfluente ai mutamenti socio-politici di nazioni pur ormai
evolute dell'Europa post-risorgimentale. Alla rivalutazione della donna
contribuì notevolmente la Grande Guerra, conflitto mondiale che per la sua
globalità coinvolse i continenti e le relative popolazioni, nel senso più
esteso del termine. Come una sassata, la Grande Guerra incrinò i modelli di
comportamento e le relazioni tra generi e classi di età, nonché tra le varie
classi sociali, mettendo in discussione gerarchie, distinzioni e autorità
ritenute immutabili: un effetto che - contenuto per il momento dalla
legislazione repressiva sarebbe emerso più ampiamente nel dopoguerra,
contribuendo a conferire alle lotte sociali, comprese quelle per i diritti
delle donne, quell'impronta di stravolgimento radicale dell'ordine esistente
che avrebbe cambiato il mondo per sempre.
Appuntamento Sabato 14 Marzo alle ore 16 presso la
Biblioteca Comunale
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