Sottoscritto il “Protocollo per un’Accoglienza Equilibrata, Sostenibile e Diffusa dei Richiedenti Protezione Internazionale"

Oggi 18 Maggio, presso la Prefettura di Milano, alla presenza del Ministro dell’Interno Marco Minniti, è stato sottoscritto il “Protocollo per un’Accoglienza Equilibrata, Sostenibile e Diffusa dei Richiedenti Protezione Internazionale” tra Prefettura, Comuni dell’area milanese e Città Metropolitana di Milano.

Questo Protocollo, che ha comportato un lungo e intenso lavoro di costruzione iniziato nei mesi scorsi, è un importante tassello nell’accoglienza dei richiedenti asilo, che ha visto i Comuni dell’Area Metropolitana Milanese (e dell’Area Omogenea Adda Martesana in particolare, con il Comune di Pioltello capofila) farsi parte attiva nel confronto con il Prefetto: questo protocollo prevede infatti i richiedenti asilo vengano distribuiti sul territorio in modo concordato tra Comuni e Prefettura, a condizioni chiare e definite. Diversamente, in assenza di questo protocollo, la Prefettura avrebbe potuto inviare i richiedenti asilo senza consultare preventivamente i Comuni destinatari, che avrebbero così avuto un ruolo passivo senza alcuna possibilità di avere voce sugli arrivi. È importante sottolineare che I Comuni che non firmeranno il protocollo si espongono a questa situazione, cioè ad invii non concordati.

L’accordo, che rimarrà in vigore fino a dicembre 2018, prevede, in sommi capi, per i Comuni che hanno accettato di sottoscriverlo:

• Nessun onere a carico del Comune;
• La Prefettura emanerà il Bando di Gara per la scelta dei gestori;
• Le quote Comune per Comune, stabilite dall’accordo, sono da raggiungere entro dicembre 2017: se entro tale data non si raggiunge la quota stabilita, viene svolta una valutazione congiunta Prefettura/Comune in modo da monitorare la situazione (la quota originaria prevista per il nostro comune è di 24 richiedenti asilo);
• Dal numero totale dei richiedenti asilo previsti per ogni singolo Comune vengono sottratti quelli già presenti sul territorio, senza distinzione rispetto al modello di accoglienza (Centri di Accoglienza Straordinaria CAS, oppure Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati SPRAR): nel concreto, Vaprio ha attualmente 11 richiedenti asilo sul territorio, in carico a Cooperative Sociali. Ciò significa che, teoricamente, il numero dei richiedenti asilo aumenterà di 13 persone, fatto salvo però quanto previsto nel punto successivo;
• Al raggiungimento del 50% della quota stabilita, come misura di riconoscimento per aver accettato di sottoscrivere l'accordo, i Comuni sottoscrittori vengono esclusi dai Bandi di Destinazione. Per Vaprio, sarà sufficiente accogliere 1 ulteriore richiedente asilo, rispetto a quelli già presenti, per raggiungere la quota del 50% e usufruire del beneficio previsto;
• Il Protocollo garantisce l’impossibilità di azioni d’imperio della Prefettura nel reperire caserme o edifici analoghi da utilizzare per l’accoglienza;
• L’individuazione delle unità abitative prevede il coinvolgimento dei Comuni e la collaborazione del terzo settore, evitando procedure forzate da parte della Prefettura;
• Viene istituito un tavolo di coordinamento in cui i Comuni sono coinvolti al fine di monitorare il percorso e l’impatto del Protocollo.

Inoltre, elemento molto importante, la sottoscrizione di questo Protocollo cautela i Comuni sottoscrittori da azioni non concordate con la Prefettura, cioè non saranno possibili arrivi di richiedenti asilo al di fuori dell'accordo concordato o aumenti di quote.

Questo accordo, raggiunto con un continuo lavoro di confronto con la Prefettura, rappresenta per i Comuni sottoscrittori una sintesi ottimale tra esigenze dei territori, tutela delle comunità locali e attenzione verso tutte quelle persone che fuggono da persecuzioni o da drammatici teatri di guerra, garantendo allo stesso tempo la chiarezza delle condizioni e delle modalità dell’accoglienza.